Si tratta di un restauro conservativo della facciata di un edificio risalente al 1920 che, sopravvissuto ai bombardamenti delle guerre, presentava una stratigrafia di colori alterati dal tempo. Grazie alla ricostruzione storica, effettuando uno studio del colore su edifici risalenti alla stessa epoca, è stata individuata una tinta adeguata.
La facciata ha subito un attento lavoro basato su lavaggi, sabbiatura e finiture a calce.
Sono stati scelti opportunamente materiali idonei per effettuare un lavoro di risanamento conservativo nel rispetto degli elementi preesistenti.
È stato scelto per la facciata un tono di giallo, dopo innumerevoli campionature, per rispettare la ricostruzione storica del colore effettuato in precedenza.
I materiali utilizzati per far riaffiorare l’originaria facciata hanno tenuto conto di quelli preesistenti: tutte le zoccolature, i contorni, le finestre, i balconi in pietra e gli agglomerati cementizi composti sono stati mantenuti inalterati, ma semplicemente lavati e trattati con tre mani di idrorepellente al fine di conservare l’originalità del manufatto.